Data
6 Ott 2013
Dove
giro delle alpi di Lucomagno
Categorie
E 600 m.Passo LUCOMAGNO 1915 – GANA NEGRA 2420 – PIZ di CADREIGH 2516
La gita, prevista per il 29 settembre, è stata spostata al 6 novembre. Il Passo del Lucomagno si trova nelle Alpi Lepontine e separa i cantoni Ticino e Grigioni in Svizzera. Già utilizzato dai romani, sono ancora visibili i resti della vecchia strada che sarebbe stata percorsa anche da Carlo Magno, Enrico IV e Federico Barbarossa. L’ospizio è stato costruito nel 1374 dall’abate Disentis. A partire dal XIII secolo il valico perse di importanza a favore del passo del San Gottardo. La regione del Lucomagno è costituita da rocce di natura calcarea, del periodo geologico del Triassico, che sono state modellate nel tempo dall’azione solvente dell’acqua arricchita di CO2 che penetrando nelle fessure, ha originato numerosi fenomeni carsici. Centinaia di “buche” più o meno circolari di vario diametro (da 1 a 100 m), depressioni, infossamenti e avvallamenti, le cosiddette doline, cavità profonde e superficiali di varie fogge e misure costellano i pascoli dove l’acqua scompare per poi riapparire improvvisamente più in basso. Faremo un’escursione nella geologia e nella natura dei tipici alpeggi ticinesi oggi ancora in attività.
Nella regione del Lucomagno, il pino cembro, dai caratteristici aghi raggruppati a mazzetti di cinque, forma estese congregazioni e la cembreta della Selva Secca è la più estesa della Svizzera meridionale con alberi di oltre 300 anni di età. La nocciolaia, piccolo corvide dal mantello bruno macchiato di bianco, garantisce il ringiovanimento della cembreta. In autunno le nocciolaie ispezionano i pini alla ricerca dei semi, che poi trasportano in migliaia di nascondigli quale dispensa per l’inverno: una parte di essi rimarrà dimenticata, permettendo ai semi di dare vita a nuovi alberi. La zona è anche ricca di boleti e altri funghi.
Programma: GRUPPO A dal Passo 1915m a Piz Cadreigh 2515m e discesa ad Acquacalda 1750m IN SALITA: Dall’Ospizio si scende nei Grigioni verso Disentis fino al ceppo di confine e al primo paletto che indica il sentiero. Si sale su prati in direzione est (= sole in faccia), lungo una diagonale con pendenza regolare e percorrendo “i traversoni” per circa 30-40 minuti. Il percorso che curva prima a sin. e poi a dx, arriva ad un dosso che fa da ingresso ad una conca. La visuale sul colle e verso il lago man mano si amplia. Sopra di noi il Pizzo del Corno, tutto intorno praterie, spazi aperti. La pendenza aumenta leggermente e la salita termina quasi di colpo alla quota 2395 metri, poco prima di un grosso blocco grigio quasi cubico. Da questo punto il tracciato diventa un “sentiero balcone” che con lungo traverso in quota porta alla palina-bivio di 2420 m che indica la cap. Bovarina da una parte e la capanna Dotra dall’altra. Il piz Cadreigh è in questa direzione, e lo vediamo in lontananza. Poco sotto questo bivio, incontriamo una emergenza geologica inaspettata e notevole: dei grossi blocchi rocciosi color grigio scurissimo addossati uni agli altri a chiudere un piccolo bivacco di lamiera. Alle nostre spalle sempre il pizzo del Corno, intorno ci sono praterie per cui questo spicca e fa anche da segnavia. Davanti a noi una “isola” di roccia bianca. Si scende brevemente zigzagando tra dossi erbosi, piccole doline per poi continuare in leggera salita in prossimità del crinale che a sinistra divalla ancora verso Bovarina, ma a destra strapiomba sulla strada del Lucomagno, e la visuale arriva anche alle cime verso Pizzo Sole e Colombe e ben oltre. Si costeggia il rilievo di roccia bianca finoad una sella segnata con paletto infisso, si continua in salita per un buon tratto panoramico a ridosso del crinale fino ad un costone dove troviamo un piccolo “catino” detritico. Il sentiero segnato prosegue per aggirarlo, ma noi lasciamo il sentiero, e risalendo la cresta su erba con curve e diagonali “a vista”, raggiungiamo la sommità tondeggiante. Proseguiamo senza problemi sul largo crinale, tra erba, sassi e piccole doline, fino a raggiungere l’ometto di sassi del piz di Cadreigh a 2516 metri. IN DISCESA: ci riportiamo sul sentiero dove lo abbiamo lasciato, poi facciamo due curve ed un diagonale che scende sul Pian Com fino a circa quota 2000, individuiamo una traccia che gira a destra per raccordarci al sentiero che da Dotra sale a Croce Portera 1917. Ci affacciamo sulla piana di Acquacalda, scendiamo un tratto di sentiero abbastanza ripido che ci porta ad affiancare la strada cantonale e ad arrivare al Centro Uomo Natura di Acquacalda a 1750 metri.
DISLIVELLO SALITA 600 metri – TEMPO ore 2,30 circa – soste escluse; DISCESA 770 metri – TEMPO ore 2,30 circa – soste escluse
Diff. E; Cartografia : cartina Svizzera 266 val Leventina.
GRUPPO B: giro degli alpeggi, sorgente del Brenno e Selva Secca: la cembreta più bella del Ticino. Si parte dal Passo del Lucomagno (1915 m) e si sale all’Alpe Croce (1931 m), dove il sentiero si snoda tra pianeggianti pascoli sulla sponda destra della Valle. Si raggiunge Foppa di Pertusio (1990 m) per poi discendere all’Alpe Gana (1820 m) . Si rimane in quota continuando per Campo Solario (1848 m) e Lareccio (1955 m). Si svolta a sinistra seguendo per Selva Secca ed Acquacalda, si supera una dorsale e si scende infine al Centro Uomo Natura di Acquacalda (1750 m). DISLIVELLI: + 100, – 180, +150, – 200. TEMPO totale circa 3,30 soste escluse.
In collaborazione con Cime Tempestose. Disl. +100, – 300 m; Diff. E; Cartografia : cartina Svizzera 266 val Leventina.
Ritrovo: si viaggerà in pullman e gli orari di PARTENZA sono: ore 07,00 p.le Loreto/Upim – ore 07,15 p.le Lotto/lido.
QUOTE 25 € SOCI; 28 € NON SOCI; bimbi fino a 12 anni gratuiti; juniores 1/2 quota. La quota comprende: viaggio A/R con pullman privato e spese organizzative. Iscrizioni : in sede oppure c/o coordinatore : Gemma Assante tel. 347 9508354 gemma.assante@fastwebnet.it