Vajo Scuro-Piccole Dolomiti

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Data
14 Ott 2017 - 15 Ott 2017

Dove

Categorie

EEA 1550m


ALPINISMO

14-15 ottobre               WEEK END  PICCOLE DOLOMITI

Sentiero Attrezzato del VAJO SCURO e MONTE CORNETTO

Ritrovo: P.le Lotto ( davanti all’ ex Lido) h. 7 Il viaggio verrà effettuato con auto private e il costo verrà suddiviso tra i membri dell’equipaggio con esclusione del proprietario dall’auto

Capigita:  per iscrizioni Gabriella Russo mail: gabriru4000@gmail.com   cell. 3398052658

per informazioni “tecniche” Angelo Carraro detto Brassi  cell. 3479550202

Le iscrizioni devono pervenire entro giovedì 12 ottobre h.14 ( per necessità di conferma al rifugio)

Quota di partecipazione: soci GAM € 50 soci CAI € 55

La gita è riservata ai soci GAM-CAI e altri CAI Obbligatoria la tessera CAI

La partecipazione alla gita prevede la lettura e l’accettazione del Regolamento delle Attività  al link:  http://www.gam.milano.it/regolamento-attivita/ ‎

Il non rispetto del Regolamento prevede l’esclusione dalla gita

SABATO: MONTE CORNETTO

Descrizione:

Dal Pian delle Fugazze seguire salire allo skilift sui prati sotto il M. Cornetto e qui seguire una stradetta sterrata verso sinistra che si inoltra nel bosco di faggi. Il sentiero risale il bosco con diverse svolte, fino ad uscirne e quinsi prosegue su terreno roccioso a svolte, attraversando le parti sommitali di alcuni canaloni. Giunti ad una forcella risalire a destra una breve paretina rocciosa di I-, poi per breve traccia e ghiaie si raggiunge la croce di vetta.

Discesa:
Come la salita o compiendo l´anello del Cornetto: scendere fino al bivio fra i sent. 17 e 14 e seguire il 14 a destra in discesa facendo attenzione al segnavia e raggiungendo il sentiero scendendo per una paretina attrezzata con catena metallica. Poi attraverso gallerie e superando due ripidi canalini attrezzati con catena metallica si prosegue fino al bivio col sentiero per Campogrosso a destra, lasciando a sinistra il sentiero alpinistico per il M. Baffelan. Seguire il segnavia bianco rosso al centro per rocce, risalendo un ripido canalone con massi fino ad una forcella. Scendere a destra fino al bivio dei sent. 17 e 14 e prendere il 17 a destra attraverso un ghiaione e mughi, fino ad incrociare il sent. 13, da seguire a destra attraverso i prati di Malga Boffetal, fino a scendere alla strada che torna al P.so di Campogrosso.

Dislivello di salita: 456 m – Totale: 912 m
Tempo di salita: 2,30 h – Totale: 4,50 h
Difficoltà: EF+

DOMENICA: VAJO SCURO

Bel giro ad anello con partenza ed arrivo dal Rifugio Battisti. Ambiente grandioso, impegnativo ma non estremamente difficile, con tratto attrezzato: perciò obbligo di imbrago-casco-set ferrata, un minimo di esperienza e passo fermo su tratti esposti.

Descrizione:

Da Recoaro Terme, dopo circa 12 chilometri, una strada tortuosa ma in buone condizioni porta al rifugio Cesare Battisti alla Gazza. Conviene parcheggiare nell’ampio piazzale sterrato in corrispondenza dell’ultimo tornante,poche decine di metri prima del rifugio.

Dal parcheggio -1248mt- si imbocca il sentiero n.105 che sale dolcemente. Si risale più ripidamente il bosco delle Ghimbalte fino ad imboccare l’omonimo vaio. Lo si rimonta dapprima al centro, poi sulla destra, quindi mantenedosi ancora a destra ad una biforcazione con una serie di serpentine su terreno erboso si giunge alla fine sulla costola che delimita ad ovest il Vaio di Lovellazzo, in corrispondenza della Selletta delle Poe (1520mt-50′). Scavalcata la selletta, si continua a salire fino ad incontrare una liscia lavagna di roccia grigia che si costeggia verso destra e si raggiunge il centro del vaio, dove una frana di notevoli dimensioni pregiudica la salita (1550mt-10′-1.00h). E’ consigliabile indossare il materiale da ferrata in questo punto,perché occorre abbassarsi nel vaio discendendo in diagonale per alcune decine di metri lungo la parete di destra, attrezzata con cavo metallico e qualche staffa; occorre prestare attenzione perché un passaggio di 2-3 metri è un po’ atletico e non è infrequente trovare la roccia bagnata. L’ambiente è imponente ed incute soggezione, perché ci si trova sul fondo di un canalone largo a tratti solo pochi metri ed incassato tra le alte e strapiombanti pareti del Torrione Recoaro e della Punta delle Losche, le cui cime si trovano 300-400 metri più in alto. La salita si svolge in condizioni di luce assai debole,rassicurata dai raggi del sole che penetrano dall’apertura superiore. Segue una serie di tratti attrezzati terminati i quali si risale un canarino franoso fino alla Forcella Bassa. Si attraversa in quota la conca successiva, puntando ad una caratteristica spaccatura nella roccia, l’Orecchio del Diavolo. Si discende per 15 metri circa sfruttando la paretina di destra attrezzata con cavo metallico e superando alcuni passaggi un po’ atletici. Si transita nei pressi della Porta dell’Inferno con il suo caratteristico masso sospeso, e con un ultimo tratto di ripide ghiaie si perviene alla Forcella della Scala (1850mt-15′-3.00h). Si inizia quindi la discesa lungo il Giaron della Scala rasentando la verticale parete della Costa Alta. Faticosamente si risale ad una conca ingombra di massi e sfasciumi,e da qui in pochi metri alla Forcella Lavoraste. Si continua in discesa per comodo sentiero, attraversando più sotto uno stretto passaggio tra le rocce ed un tratto un po’ esposto di una decina di metri. Si imbocca quindi la cresta est dell’Obante, dapprima per pendii erbosi e poi per facili rocce, fino a raggiungere un pulpito oltre il quale una mulattiera conduce al Passo dell’Obante (2010mt-40′-4.20h). Dal passo si prosegue in discesa per tracce di sentiero, pendii tra ghiaie e mughi quasi senza via obbligata ed un tratto della mulattiera di arroccamento della Cima Carega, e dopo avere oltrepassato il Passo di Pelagatta (1776mt) si raggiunge il rifugio Pompeo Scalorbi (1767mt-30′-4.50h). Dal rifugio si imbocca in salita l’ampia e regolare mulattiera e in breve alle Porte di Campobrun (1831mt-15′-5.00h). Si imbocca quindi a sinistra il sentiero n.113 fino al rifugio Cesare Battisti, si  prosegue per volte sempre più ampie e pendenza attenuata fino a reimmettersi nel sentiero n.105 per raggiungere in breve il punto di partenza (1248mt-1.10h-6.15h).

Tempo di percorrenza: h.6

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